Bonus sicurezza 2023/2024, come si ottiene e cosa copre

Il Bonus Sicurezza 2023 / 2024 fa parte della “grande famiglia” dei bonus fiscali che lo stato italiano garantisce. Di cosa si tratta? Come si ottiene? Quando nasce? Tante domande per andare a scoprire questo incentivo.

Bonus Sicurezza 2023 – 2024: cos’è?

Il bonus sicurezza è una misura prevista dal governo per incentivare gli investimenti in materia di sicurezza. Si tratta di un contributo finanziario che viene riconosciuto per eseguire i lavori che comportano l’miplementazione di misure come porte blindate sistemi di antifurto, allarmi e videosorveglianza. Tutto ciò deve ovviamente essere compreso all’interno di un massimo di spesa che può ammontare fino a 96.000 euro.

Come viene erogato?

Il bonus sicurezza 2023, prolungato fino al 31/12/24, una volta concesso, viene erogato annualmente attraverso una detrazione Irpef venendo ripartito in 10 quote annuali di pari importo.

Chi può richiederlo?

Chi può beneficiare del bonus sicurezza? All’interno della lista rientrano i proprietari dell’immobile al pari di tutti coloro che hanno un diritto reale sull’immobile come usufrutto, uso, abitazione. A loro si aggiungono anche Soggetti locatari e comodatari, soci di cooperative, familiare convivente del soggetto che ha la proprietà dell’immobile,coniuge, anche separato, del soggetto che ha la proprietà dell’immobile,convivente del soggetto proprietario dell’immobile.

Quali implementazioni rientrano nel bonus sicurezza?

Acquisto e istallazione di impianti di sicurezza rientrano a pieno titolo all’interno dei parametri per accedere a questo bonus che si rifà direttamente agli interventi che coinvolgono direttamente l’immobile in materia di sistemi antifrto e videosorveglianza.

 Tra questi emergono: 

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
  • porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • apposizione di saracinesche;
  • tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
  • apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

Perché è importante?

Il bonus sicurezza è una misura importante per incentivare ad investire in materia di sicurezza. 

Sistemi antincendio: la sicurezza innanzitutto

Sentiamo sempre più parlare di sistemi antincendio sia per uso abitativo che per i  luoghi di lavoro perché la necessità di sicurezza è, ormai, fortunatamente molto più sentita che in passato e la percezione delle situazioni di pericolo si è innalzata.

Che cos’è un sistema antincendio?

Se proprio volessimo sintetizzare in una definizione potremmo dire che l’ impianto di sicurezza antincendio è un insieme di dispositivi, ovviamente elettronici, predisposti per rilevare un incendio; avvertire le persone interessate al pericolo e quelle preposte al controllo, alla sorveglianza e al soccorso.

Parlare di sistemi antincendio, quindi, è fondamentale perché non si tratterà mai di qualcosa che funziona in maniera isolata ma solo in maniera sistemica, appunto. 

Quanti sono i tipi di protezione antincendio?

Cominciamo con il dire che esistono concettualmente due tipologie di sistemi antincendio: quelli a protezione attiva e quelli a protezione passiva. La protezione passiva ha come scopo quella di scongiurare eventi che possano determinare un incendio. Quella attiva, naturalmente, ha bisogno che l’incendio sia scoppiato per attivarsi.

Protezione passiva comprende, dunque, tutti quegli strumenti che sono atti a limitare nello spazio e nel tempo l’evento incendio, mentre  porte tagliafuoco, rilevatori di fumo, sistemi di evacuazione, e quelli per l’estinzione dell’incendio compongono la protezione attiva. 

Risulta chiaro come, quindi, si giochi tutto su prevenzione dell’evento e poi sulla limitazione dello stesso nel caso in cui si verifichi. Tutto i sistemi attivi antincendio hanno la loro base nei sensori che sono posti nei locali per rilevare quando il pericolo diventa realtà e comandano l’apertura di tutta una serie di accorgimenti.

Come funziona sensore antincendio?

Detto che esistono due grandi classi di sensori essi si dividono in  quelli che rilevano il fumo e quelli che rilevano la fiamma o meglio la radiazione elettromagnetica (luce UV o IR) emessa dalle fiamme dell’incendio è più che ovvio che funzionino in maniera diversa. 

Nel caso dei sensori dei sistemi antincendio rilevatori di fumo gli stessi rilevano, appunto, che nell’ambiente si è propagato del fumo ed in genere o fanno scattare un allarme acustico o sono collegati a bocchette che lasciano fuoriuscire acqua nel momento della rilevazione; può anche esserci il collegamento ad un sistema informatizzato di allerta delle forze pubbliche deputate al contrasto degli incendi (vigili del fuoco). Stesso procedimento per quelli rilevatori di fiamma che partono, però, appunto dal rilevare attraverso la luce che sta accadendo un incendio.Come si può notare la tecnologia correttamente applicata oggi ci aiuta sia a prevenire che a domare gli incendi in ambienti chiusi, importante sempre affidarsi per l’installazione e la manutenzione di sistemi antincendio a ditte esperte e specializzate. Una piccola accortezza può davvero salvare delle vite.

Seti Vince il Premio H d’oro 2022

Si è tenuta ieri sera giovedì 27 ottobre, presso il Teatro Olimpico di Vicenza, la cerimonia che ha sancito i vincitori di uno dei premi più prestigiosi nel panorama della sicurezza italiano.

 Stiamo parlando dell’ H d’oro 2022, un riconoscimento promosso dalla Fondazione Enzo Hruby, che ha visto primeggiare SETI “Società Elettrica Telecomunicazioni Informatica” già vincitrice delle precedenti edizioni per la categoria videosorveglianza.

SETI vince con il progetto del sistema di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre

 

Vincere per la terza volta il premio H d’oro è per noi un grande soddisfazione – hanno dichiarato i fondatori dell’azienda Ciro e Flaminio Cirillo che hanno preso parte all’evento – soprattutto perché questa volta abbiamo presentato un progetto di grande spessore tecnico relativo all’area Marina Protetta delle Cinque Terre con l’integrazione tra radar, AIS e videosorveglianza. Ringraziamo la direzione del parco Marino delle Cinque Terre, tutti i collaboratori che hanno partecipato attivamente e hanno lavorato ogni giorno per garantirne la riuscita e in particolare, la fondazione Enzo Hruby organizzatrice del premio “

 

Il progetto premiato, infatti, prevedeva l’implementazione del sistema di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre che comprende i Comuni di Riomaggiore, Vernazza, Monterosso e per una piccola porzione Levanto, e del sistema di gestione automatico e integrato dei dati mediante piattaforma unica di videosorveglianza. 

 

Un ulteriore traguardo raggiunto grazie all’impegno di tutta la squadra della SETI, che grazie alla grande esperienza e professionalità che da sempre la caratterizza ha permesso di raggiungere tutti i risultati sperati.

Sistemi di videosorveglianza integrati complessi

I sistemi di videosorveglianza integrati complessi cosa sono, a cosa servono? Per rispondere a queste domande partiamo da una considerazione che ci servirà anche per comprendere perché c’è una domanda costante nel tempo di questi sistemi. 

La considerazione è che la sicurezza è una necessità che si è andata sempre più affermando quasi come un bisogno primario in riferimento a determinate attività: ospedali, parcheggi, municipi, enti privati o industrie hanno nel tempo sempre più esplicitato la necessità di poter agire in sicurezza proprio per svolgere al meglio le loro funzioni precipue. Sicurezza per chi è in quei luoghi ma anche per chi accede. 

L’esigenza di monitorare le aree per renderle più sicure e preservare  le persone ha dato luogo alla nascita, però, di esigenze specifiche che hanno necessità di essere soddisfatte in maniere sempre diverse.

Cos’è un sistema di videosorveglianza

Cominciamo col dire che esistono vari sistemi di videosorveglianza e non uno solo. Ne esistono di semplici, di integrati e di complessi. Questo per rispondere ad una precisa regola, non codificata ma comunemente accettata, che prevede i sistemi di videosorveglianza integrati complessi addivenire a quattro item precisi: 

  • Osservare
  • Rilevare
  • Riconoscere
  • Identificare

Queste quattro categorie sono alla base dei sistemi di videosorveglianza e saranno tanto più rilevanti e presenti quanto più complessi ed integrati saranno i sistemi richiesti. Se l’esigenza sarà solo quella di avere un sistema ad uso interno allora ci si ferma all’applicazione della prima categoria con l’osservazione ma se le esigenze sono di vera sicurezza allora l’applicazione delle altre tre sarà fondamentale.

Le logiche dei sistemi di videosorveglianza complessi

Un sistema di videosorveglianza diventa integrato e complesso nel momento in cui è pensato per interagire con i sistemi anti-intrusione, anti-taccheggio, anti-rapina attraverso software più o meno complessi che sono costruiti su specifiche logiche di accesso – per esempio un ospedale potrebbe decidere che gli accessi ad un reparto vengano accettati o negati sulla base di una determinata prenotazione di visita medica da esibire al momento dell’accesso -.

Le logiche saranno, dunque, alla base del funzionamento dei gate stessi. Tanti i criteri che si possono adottare dal classico documento di riconoscimento fino agli avanzatissimi criteri biometrici che non solo danno certezza nell’accesso ma possono fungere anche da base dati per eventuali azioni successive alla realizzazioni di azioni delittuose in collaborazione alle forze dell’ordine o alle centrali di vigilanza privata.

L’interazione in questi casi può essere realizzata con le registrazione oppure, come si suol dire oggi, in real time con un collegamento esterno da remoto che scatta al verificarsi di determinati alert preordinati.

Ovviamente qui la tecnologia, o meglio l’evoluzione tecnologica ci viene in aiuto perché – ad esempio – basta pensare all’evoluzione avuta dalle telecamere che oggi hanno definizioni altissime (altro che le vecchie immagini in bianco e nero sbiadite dei vecchi sistemi) fino ad arrivare all’uso di telecamere termiche in luoghi ad alto rischio come gli aeroporti.

Registri delle immagini di sorveglianza gestiti da database ad hoc che rendono immediato l’accesso ad ogni dato che possa essere utile avere completano questi sistemi di videosorveglianza integrati complessi

 

SETI tra i nominati per il premio H d’oro 2022

Il raggiungimento dell’eccellenza è sempre stato per noi di Seti uno dei cardini della nostra attività. Puntare sempre a nuovi obiettivi, farli diventare traguardi da superare e innovarsi continuamente riuscendo, nel contempo, a sviluppare sempre nuove competenze sono tutti motivi di orgoglio per un’azienda che da oltre 30 anni, grazie ad un team di esperti altamente specializzati, continua ad operare nel campo della sicurezza.

 

L’altissima qualità del nostro lavoro ci è stata riconosciuta nel tempo, non soltanto attraverso la soddisfazione di centinaia di clienti, aziende ed istituzioni che continuano a sceglierci, ma  grazie anche alla vittoria di importanti premi del nostro settore.

Seti in Nomination per l’H d’oro 2022

Tra i più importanti riconoscimenti ottenuti negli anni sicuramente figura l’ H d’oro, un premio promosso dalla Fondazione Enzo Hruby che vuole supportare la professionalità delle imprese di installazione di sistemi di sicurezza e quella degli installatori insieme alla loro ingegnosità. 

Questo premio, infatti, viene conferito ai progetti ideati con diverse tecnologie di sicurezza studiati, sia per il pubblico che per il privato, attraverso la realizzazione di impianti di sicurezza, antintrusione, videosorveglianza, rilevazione incendi, controllo accessi e di Home e Building Automation. 

Anche quest’anno, come successo nelle edizioni precedenti che hanno decretato la nostra vittoria, SETI è tra i nominati grazie all’implementazione del sistema di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre che comprende i Comuni di Riomaggiore, Vernazza, Monterosso e per una piccola porzione Levanto, e del sistema di gestione automatico e integrato dei dati mediante piattaforma unica di videosorveglianza. 

I diversi progetti presentati all’ H d’oro 2022, compreso quello di SETI, saranno esaminati da una giuria esterna altamente qualificata che ha il compito di individuare i vincitori della sedicesima edizione del premio che verranno premiati giovedì 27 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza.

 

 

I sistemi di controllo accessi negli edifici pubblici e privati

I sistemi di controllo accessi negli edifici sono diventati, via via nel tempo, sempre più importati soprattutto per soddisfare le più elementari esigenze in materia di sicurezza ma non solo. Il controllo è fondamentale sia quando si tratta di edifici privati come aziende o  uffici; ma risulta di vitale importanza quando parliamo di edifici adibiti ad accogliere uffici pubblici.

Senza voler rivangare la storia italiana, europea e mondiale dai primi anni del nuovo millennio ad oggi, che ben giustifica l’esigenza di avere luoghi comuni sempre più tutelati e sicuri, c’è da dire che spesso è proprio la natura in se delle attività svolte negli edifici a richiedere molta più accortezza nell’operare.

Controllo accessi agli edifici, tante tipologie per esigenze diverse

Tracciare con appositi controlli accessi il via vai di persone che quotidianamente entrano nei vari edifici ha una funzione diversa nel caso che ci si riferisca ai controlli che normalmente si adottano per l’ingresso dei dipendenti di un’unità produttiva o di un qualunque ufficio o quello del cosiddetto ‘pubblico’ di avventori.

Controllo accessi, nel primo caso significa anche redigere un vero e proprio registro delle entrate (ma anche delle uscite) attraverso sistemi di badge autorizzati – anche qui ci si apre un mondo con tante soluzioni impostate informaticamente  in maniera del tutto customizzata in base alle esigenze precipue del datore di lavoro – utili a catalogare le presenze in azienda.

Possono essere accoppiati anche sistemi di video sorveglianza degli accessi ma sempre in ossequio delle vigenti norme sulla privacy che nel nostro Paese stanno diventando sempre più stringenti.

Pubblico e privato: ad ognuno il suo sistema

Diversi sono i sistemi di controllo accessi in edifici pubblici – come quelli delle varie istituzioni territoriali e centrali – dove l’esigenza è quella di avere una catalogazione continua e costante delle identità degli avventori per ragioni di pubblica sicurezza. 

Il classico pass di controlli accessi agli uffici pubblici resta l’esempio più calzante e ben si capisce come questo sia diverso da quello di accesso dei dipendenti.

Diverse saranno le esigenze e diverso sarà il sistema da progettare ed installare da parte di professionisti del settore per conseguire i risultati prefissi da raggiungere.

 

Hotspot Wi-Fi per aziende: la soluzione per una connessione “totale”

Avere una azienda comporta diverse responsabilità e soprattutto accortezze da prendere. Una di queste è avere una connessione internet in grado d’essere performante e veloce. Proprio per questo motivo per le aziende una soluzione è dotarsi di un sistema Hotspot Wi-Fi in grado di rispondere subito alle proprie esigente.

 

Cos’è un hotspot?

 

Andiamo, come sempre, per gradi. Cos’è un hotspot? Domanda che sembra facile ma che ha bisogno di una risposta ben precisa altrimenti potremmo confonderci con una “semplice” connessione Wi-Fi domestica. Un Hotspot è un luogo fisico in cui le persone possono accedere a Internet, in genere tramite Wi-Fi, sfruttando una rete locale senza fili (detta WLAN) attraverso un router collegato a un operatore Internet. 

 

Questi luoghi sono comunemente noti o conosciuti anche con i termini di “hotspot Wi-Fi” o “connessioni Wi-Fi”. Quindi possiamo dire che gli hotspot sono i luoghi fisici in cui gli utenti si possono connettere a Internet in modalità senza fili tramite i loro dispositivi mobili, come smartphone e tablet.

 

Un hotspot può trovarsi in un luogo privato o pubblico, come in un bar, in un’azienda, in un hotel, in un aeroporto o persino in un aereo. Molti hotspot pubblici offrono un accesso wireless gratuito a una rete aperta, mentre altri sono a pagamento.

 

Hotspot per aziende: come funziona?

 

Per le aziende, l’hotspot è una soluzione da prendere in considerazione soprattutto nel caso in cui il cablaggio all’interno del proprio ufficio sia una soluzione non praticabile. Il funzionamento è molto semplice: dotarsi di router Wi-Fi che possano trasmettere il proprio segnare Internet in maniera capillare e fornire, così, una copertura completa. 

 

Perché è importante avere una connessione Wi-Fi?

 

Una domanda scontata che porta ad una risposta ben più complessa. Le ragioni che rendono fondamentale dotarsi di una connessione senza fili all’interno della propria azienda sono molte come, ad esempio:

  • Connettività: partiamo dalla motivazione più semplice ovvero quella di essere sempre connessi per ogni attività che l’azienda deve svolgere
  • Essere al passo: La competitività per un’azienda è vitale. Essere capace di stare al passo con i propri “competitor” significa avere un’azienda viva ed in salute
  • Costi abbassati: installare un hotspot, in termini puramente economici, è molto più “conveniente” rispetto a dover cablare l’intera struttura aziendale magari anche con interventi edili invasivi
  • Internazionalità: il cablaggio strutturato utilizza standard internazionali che sono validi ovunque nel mondo

 

Hotspot Wi-Fi per aziende, una soluzione da non sottovalutare

In conclusione, possiamo affermare che una rete wireless aziendale è fondamentale e per “propagare” al meglio il segnale una soluzione vincente è sicuramente un Hotspot Wi-Fi. Veloce, rapido e utile per ogni attività che una azienda deve compiere.

Come proteggere casa dai furti? Consigli e suggerimenti per non “preoccuparsi”

È la domanda delle domande quando lasciamo la nostra abitazione per una vacanza o per un viaggio di lavoro: come proteggere casa dai furti? I malintenzionati non sono una novità e soprattutto nei periodi estivi potrebbero colpire. Esistono, però, delle accortezze utili per evitare spiacevoli sorprese al nostro ritorno.

Come proteggere casa dai furti? Il “classico” kit di videosorveglianza

Il primo consiglio che si può dare per proteggere la propria abitazione dai ladri è sicuramente quella di installare un buon sistema di videosorveglianza. Avere un occhio elettronico sempre attivo e vigile sulla propria casa è sicuramente un primo passo importante per proteggerla al meglio. Potete decidere se installare un kit “fai da te” oppure rivolgervi a dei professionisti del settore. Nonostante la prima opzione sia quella più economica, questa è anche la più rischiosa visto che senza l’aiuto di un occhio esperto non sarete in grado di trovare quei punti della casa dove le telecamere sarebbe bene installarle. 

Rivolgersi a degli esperti comporta anche altri vantaggi come:

  • Avere a disposizione il software adatto a gestire la videosorveglianza
  • Apparecchiature all’avanguardia
  • Presenza di generatori per prevenire possibili cali di correnti che possano andare a guastare il sistema di videosorveglianza

Porte blindate e serrature antiscasso

Il secondo consiglio per la sicurezza della vostra casa è l’installazione di porte blindate e serrature antiscasso. Sembra una soluzione molto ovvia eppure si rivela essere sempre molto efficace per tenere alla larga possibili ladri dalla vostra amata casa. Oltre alla porta d’ingresso è possibile proteggere anche le finestre tramite degli appositi sensori che scattano appena qualcuno attraversa la finestra.

Non “farsi notare”

Il terzo ed ultimo consiglio è forse ancor più banale dei due precedenti ma è il più importante. Non “sbandierare” ai quattro venti il fatto che lascerai la casa per un lungo periodo di tempo. Al giorno d’oggi ci piace condividere quelli che sono i nostri momenti più belli tra traguardi e soprattutto viaggi. È bene, però, sapere che sarebbe meglio non fornire troppe indicazioni sui social network. Oggi anche i ladri sono sulla rete, possono venire a conoscenza dell’assenza dei proprietari di un appartamento per operare indisturbati. 

Collaborare è la chiave 

Per concludere, ecco un consiglio extra che potrebbe essere molto gradito. La parola chiave per proteggere al meglio la vostra casa è “collaborare”. Che voi abitiate in un condominio oppure in un vicinato, collaborare è la chiave per essere sempre vigili. Chiedere di tenere d’occhio la vostra casa quando siete fuori o viceversa può essere una soluzione aggiuntiva a quei tre consigli dati precedentemente.

Sistemi di monitoraggio intelligenti tra definizione e differenze

Sicurezza. Una parola per un vasto mondo fatto di controlli, parametri ed allarmi. Una delle parti fondamentali di questo mondo sono i sistemi di monitoraggio intelligenti. Cosa sono? Come funzionano? Come sono realmente utili nel mondo della sicurezza?

Sistemi di monitoraggio intelligenti, un passo indietro

Prima di mettere una nuova  marcia al nostro viaggio alla scoperta di questi dispositivi, è bene fare un passo indietro per capire cosa siano i sistemi di monitoraggio. Con il termine “sistemi di monitoraggio” parliamo di una determinata tipologia di strumenti atti alla rilevazione immediata e sistematica (definita col termine di protocollo), alla visualizzazione o alla vigilanza di un determinato spazio come una casa oppure un negozio. Proprio per garantire la sicurezza dello spazio da controllare, la realizzazione continua di misure è un elemento centrale dei sistemi di monitoraggio.

La loro funzione

La funzione dei sistemi di monitoraggio è quella di poter intervenire nel momento in cui un allarme non si attiva nella maniera desiderata. Questi sistemi sono una classe speciale di strumenti nella quale si monitorano diversi tipi di parametri come: 

  • l’umidità dell’aria
  • la temperatura
  • gli urti
  • i movimenti
  • le inondazioni
  • l’intensità della corrente

Le videocamere sono una parte fondamentale dei sistemi di monitoraggio che consentono di valutare meglio la situazione nei punti critici. I sistemi di monitoraggio basati su indirizzo IP sono sempre più comuni, perché si installano rapidamente e facilmente, si possono ampliare ed è possibile usarli e configurarli attraverso qualsiasi computer.

Dove vengono utilizzati?

Definizione, funzione e… utilizzo. I sistemi di monitoraggio sono utilizzati nei più disparati campi. Il primo è sicuramente quello inerente alla sicurezza ma questi strumenti vengono utilizzati anche per monitorare luoghi ben diversi da case o locali. Luoghi come bacini di acqua per monitorare il livello dell’acqua dove questi strumenti vengono definiti come sistemi di monitoraggio ambientale.

I sistemi di monitoraggio ambientale, infatti, monitorano l’aria, il suolo e l’acqua per valutare quelle che sono le condizioni, individuare cambiamenti, fare previsioni e di conseguenza allertare tempestivamente le autorità competenti. 

Sistemi di monitoraggio intelligenti

Dopo aver parlato in generale di questi strumenti, arriviamo al nostro punto focale. I sistemi di monitoraggio intelligenti sono i veri fiore all’occhiello nel mondo della sicurezza. I loro avanzati sistemi di monitoraggio riescono a tenere sotto osservazione più di un solo parametro alla volta. Che siano due o più parametri, i nuovi sistemi intelligenti riescono ad essere efficienti al 100%. 

Impianti antincendio: quali sono le diverse tipologie

Accessorio indispensabile per la tutela della propria casa o della propria attività, il sistema antincendio, studiato appositamente per estinguere le fiamme e per essere di supporto alle squadre di professionisti in caso di necessità, deve essere scelto seguendo diverse linee guida.

Scopriamo insieme quali sono le differenti tipologie di impianti antincendio presenti sul mercato e quali sono quelli più indicati per le nostre specifiche esigenze.

Come scegliere gli impianti antincendio giusti

Sono diverse le tipologie di impianti antincendio tra cui è possibile scegliere. Scopriamo insieme quelle più comuni:

  • Impianti antincendio: si dividono in fissi, collegati direttamente alla rete antincendio principale possono essere attivati in automatico oppure manualmente,semifissi, hanno una parte fissa e una mobile e speciali, come i sistemi di estinzione gas e la nebbia d’acqua
  • Sistemi di evacuazione fumi: Ideali per un uso commerciale questi sistemi di evacuazione permettono la fuoriuscita del fumo e del calore derivanti da un incendio attraverso degli appositi punti di rilascio collocati sui soffitti di capannoni o hangar
  • Sistemi di rilevazione ed allarme: Questi sistemi automatici hanno il compito di sorvegliare ad intervalli regolari determinate aree e di notificare ,attraverso l’utilizzo di uno stimolo sonoro o visivo, la presenza di un eventuale incendio, fumo o calore eccessivo. Questa tipologia di sistema può essere anche azionata manualmente in caso di necessità.

Quando parliamo di impiantistica antincendio però, possiamo pensare anche a impianti automatici di spegnimento, a schiuma e ad acqua

Installazione Impiantistica Antincendio e Manutenzione

È molto importante che qualsiasi tipologia di impianto antincendio venga prescelta in base alle caratteristiche dell’ambiente da salvaguardare, venga anche installata con cura ed attenzione seguendo un progetto ben preciso che racchiude al suo interno tutte le indicazioni statali, da un team composto unicamente da professionisti del settore, altamente specializzati.

Allo stesso modo è fondamentale che la manutenzione, ordinaria e straordinaria che sia, venga effettuata seguendo tutte le normative e i parametri vigenti.

Selezionare tra i diversi impianti antincendio quello perfetto per le nostre esigenze non è semplice come può sembrare: affidarsi a dei professionisti e richiedere una consulenza è la soluzione ideale per fare la scelta giusta.