Sistemi di videosorveglianza integrati complessi

Sistemi di videosorveglianza integrati complessi

I sistemi di videosorveglianza integrati complessi cosa sono, a cosa servono? Per rispondere a queste domande partiamo da una considerazione che ci servirà anche per comprendere perché c’è una domanda costante nel tempo di questi sistemi. 

La considerazione è che la sicurezza è una necessità che si è andata sempre più affermando quasi come un bisogno primario in riferimento a determinate attività: ospedali, parcheggi, municipi, enti privati o industrie hanno nel tempo sempre più esplicitato la necessità di poter agire in sicurezza proprio per svolgere al meglio le loro funzioni precipue. Sicurezza per chi è in quei luoghi ma anche per chi accede. 

L’esigenza di monitorare le aree per renderle più sicure e preservare  le persone ha dato luogo alla nascita, però, di esigenze specifiche che hanno necessità di essere soddisfatte in maniere sempre diverse.

Cos’è un sistema di videosorveglianza

Cominciamo col dire che esistono vari sistemi di videosorveglianza e non uno solo. Ne esistono di semplici, di integrati e di complessi. Questo per rispondere ad una precisa regola, non codificata ma comunemente accettata, che prevede i sistemi di videosorveglianza integrati complessi addivenire a quattro item precisi: 

  • Osservare
  • Rilevare
  • Riconoscere
  • Identificare

Queste quattro categorie sono alla base dei sistemi di videosorveglianza e saranno tanto più rilevanti e presenti quanto più complessi ed integrati saranno i sistemi richiesti. Se l’esigenza sarà solo quella di avere un sistema ad uso interno allora ci si ferma all’applicazione della prima categoria con l’osservazione ma se le esigenze sono di vera sicurezza allora l’applicazione delle altre tre sarà fondamentale.

Le logiche dei sistemi di videosorveglianza complessi

Un sistema di videosorveglianza diventa integrato e complesso nel momento in cui è pensato per interagire con i sistemi anti-intrusione, anti-taccheggio, anti-rapina attraverso software più o meno complessi che sono costruiti su specifiche logiche di accesso – per esempio un ospedale potrebbe decidere che gli accessi ad un reparto vengano accettati o negati sulla base di una determinata prenotazione di visita medica da esibire al momento dell’accesso -.

Le logiche saranno, dunque, alla base del funzionamento dei gate stessi. Tanti i criteri che si possono adottare dal classico documento di riconoscimento fino agli avanzatissimi criteri biometrici che non solo danno certezza nell’accesso ma possono fungere anche da base dati per eventuali azioni successive alla realizzazioni di azioni delittuose in collaborazione alle forze dell’ordine o alle centrali di vigilanza privata.

L’interazione in questi casi può essere realizzata con le registrazione oppure, come si suol dire oggi, in real time con un collegamento esterno da remoto che scatta al verificarsi di determinati alert preordinati.

Ovviamente qui la tecnologia, o meglio l’evoluzione tecnologica ci viene in aiuto perché – ad esempio – basta pensare all’evoluzione avuta dalle telecamere che oggi hanno definizioni altissime (altro che le vecchie immagini in bianco e nero sbiadite dei vecchi sistemi) fino ad arrivare all’uso di telecamere termiche in luoghi ad alto rischio come gli aeroporti.

Registri delle immagini di sorveglianza gestiti da database ad hoc che rendono immediato l’accesso ad ogni dato che possa essere utile avere completano questi sistemi di videosorveglianza integrati complessi

 

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