Tra le diverse agevolazioni emanate nel 2021 c’è il bonus sicurezza, che prevede una detrazione del 50% del costo sostenuto per l’acquisto, installazione e progettazione di interventi volti ad aumentare la sicurezza all’interno di un immobile.
Quali sono i lavori che rientrano nel bonus sicurezza
Secondo quanto emerge dalla norma vigente relativa al bonus, i lavori per cui può essere richiesto sono i seguenti:
- installazione di porte blindate
- sistemi di antifurto e antintrusione
- sistemi di videosorveglianza
- impianti di rilevazione incendi e controllo fumi
- sistema di controllo accessi
- sistema nebbiogeno
Chi può usufruire del bonus
Il bonus può essere richiesto da tutti i soggetti che sono tenuti a pagare l’IRPEF, cioè l’imposta sui redditi, quindi i proprietari di un immobile o i titolari di un diritto reale di godimento.
Anche gli inquilini di una casa in affitto o i familiari conviventi del proprietario, previa l’autorizzazione di quest’ultimo, possono usufruire del bonus insieme a imprenditori individuali, società semplici o in nome collettivo.
Cosa fondamentale è che il richiedente del bonus sia in regola con i pagamenti dell’IMU.
Importi bonus sicurezza
Il bonus per la sicurezza del 2022 prevede una detrazione del 50% del costo sostenuto per l’acquisto, installazione e progettazione di sistemi di allarmi e antifurti per la casa. È valido per importi che non superano i 96.000 euro.
Per usufruirne, inoltre, il pagamento dev’essere effettuato con metodi tracciabili come bancomat, carte o bonifico bancario. È essenziale che chi effettua il pagamento e chi lo richiede rilascino anche alcuni dati, quali il codice fiscale. In caso di bonifico, la causale dovrà essere comprensiva del numero e della data della fattura. È necessario che il soggetto che esegue il bonifico sia lo stesso che poi otterrà la detrazione
L’importo previsto dal bonus sicurezza 2022 da detrarre viene suddiviso in 10 rate annuali di pari importo fino, dunque, ad un tetto massimo di 96mila.